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domenica 4 settembre 2011

Parliamo di Aids

Sempre dal sito "ilvirusinventato.it" Il Malato di AIDS Un soggetto viene classificato malato conclamato di AIDS quando si verificano due condizioni: • presenta i sintomi di almeno una delle 29 patologie considerate possibili conseguenze, come Polmonite, Tubercolosi, Linfoma, Diarrea, Herpes Simplex, Sarcoma di Kaposi, Candidiasi, etc.. • è positivo al test HIV (Human Immunodeficiency Virus). Se il soggetto è positivo al test ma sta bene viene considerato malato asintomatico. L’eventuale successiva comparsa dei sintomi di cui sopra cambierà la sua classificazione in malato conclamato. Se il soggetto presenta i sintomi di una delle patologie in elenco ma non è positivo al test non è malato di AIDS. L’eventuale successiva risposta positiva al test cambierà la sua classificazione in malato conclamato. Pertanto un malato di polmonite o tubercolosi negativo al test è solo malato di polmonite o tubercolosi. Mentre un malato di polmonite o tubercolosi positivo al test è malato di AIDS. E’ subito evidente che il test HIV ha un ruolo centrale nella diagnosi di AIDS. Due posizioni a confronto 1. La posizione ufficiale: • il virus HIV è la causa dell’AIDS, che è quindi una patologia infettiva. • un test individua la presenza degli anticorpi e quindi del virus. • il virus può avere un periodo di latenza fino a decine di anni. • i sieropositivi (positivi-al-test) si ammaleranno e moriranno • i farmaci antiretrovirali (AZT in testa) combattono la diffusione del virus e allungano la vita. • alcuni sieropositivi non hanno sintomi perchè il virus è latente • anche i sieropositivi asintomatici devono prendere i farmaci quanto prima. 2. La posizione dei dissidenti: • il virus HIV non è stato mai isolato, probabilmente neanche esiste, l’AIDS non è causato da un virus e non è quindi una patologia infettiva. • l’AIDS è causato da un complesso di fattori (droghe pesanti, superesposizione ad agenti patogeni, farmaci) fortementi presenti in certi stili di vita, che alla lunga distruggono il sistema immunitario. • i test HIV non sono specifici e non è chiaro che cosa individuino. • la risposta positiva al test non è indice di niente e non giustifica alcuna terapia. • i farmaci antiretrovirali sono inutili in quanto non c’è nessun virus da combattere, e soprattutto letali perchè possono portare alla morte in pochi mesi distruggendo in particolare il sistema immunitario. • i malati di AIDS devono sospendere l’esposizione ai fattori patogeni, curarsi per le patologie specifiche di cui soffrono, seguire nel contempo terapie di sostegno per consentire al loro sistema immunitario il recupero. • i farmaci antiretrovirali hanno trasformato in malati di AIDS individui altrimenti sani che hanno avuto la sfortuna di risultare positivi-al-test. In altre parole i dissidenti accusano l’establishment sanitario di adottare terapie che: • non curano i malati "veri" di AIDS ma anzi ne affrettano o ne causano la morte. • portano alla malattia e/o alla morte per AIDS malati "inventati", soggetti sani risultati positivi-al-test. Il paradigma dell’ortodossia è: HIV = AIDS = MORTE Il paradigma della dissidenza è: TEST Positivo = CURA = MALATTIA e/o MORTE Ora questo fenomeno ha interessato ad oggi circa duemilioniottocentomila persone in tutto il mondo (fonte: WER - Weekly Epidemiological Record – OMS - bollettino n. 49 del 7 Dicembre 2001 – Totale malati registrati in tutto il mondo dall’inizio ad oggi: 2.784.317); se è vero quanto sopra allora stiamo forse parlando di uno dei più atroci crimine contro l’umanità dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi. Ma non contro l’umanità in genere: quasi esclusivamente contro omosessuali, tossicodipendenti e neri. Un virus altamente selettivo, come nessun altro prima, tanto da potervi vedere uno strumento di pulizia etnica al servizio dell’uomo bianco e puritano.

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